L'Ultimo difensore di Costantinopoli, fu anzitutto il Santo Imperatore Costantino XI ( venerato dalla Chiesa Ortodossa, ed anche dalla Chiesa Cattolica, si noti il culto presso Rocca di Capri Leone, in provincia di Messina, in Sicilia).
Ma, ultimo difensore di Bisanzio fu, mettendosi al servizio dell'Imperatore, anche, l'italiano Giovanni Giustiniani Longo, generale del mare genovese e dell'arte "pirratesca." La frase shock, riportata nel titolo, non è,ovviamente, nè dell'Ultimo Imperatore, che fece di tutto per la riunificazione col Papato di Roma, nè dell'eroe genovese, ma del Mega Doux Luca Notara: "Meglio il turbante musulmano che la mitra papale." Secondo altra versione:" Vedrei più volentieri nella città il turbante turco che la tiara di Roma" il senso è quello. La Storia lo accontentò, forse, con qualche sua decisiva spintarella al momento opportuno, famosa la lite sulle mura di Costantinopoli col Gistiniani, che lo accusava di tradimento.
Ma il Mega Doux, vedeva come il fumo negli occhi l'avvenuta riunificazione delle Chiese, Cattolica ed Ortodossa in seguito al Concilio di Firenze ( proclamata tra il 12 ed il 13.12.1452).
In conclusione, la riunificazione della Cristianità, non avvenne, soltanto perchè, il popolo costantinopolitano, venne aizzato per spipirito di fazione, istigato da personaggi come il Mega Dux, Notara, in odore di intrallazzi col nemico turco .
Fu il trionfo e l'estremizzazione della logica: il nemico del mio nemico è mio amico. Ed amici del Notara furon i Turchi.
Il 29.05.1453, è una delle date cruciali della Storia, e come tutte le date cruciali, è anche convenzionale e simbolica. Neanche 40 anni dopo, un altro genovese Colombo avrebbe scoperto le Americhe e fondato l'Impero Spagnolo, su cui non tramontava mai il sole.
Ma il 29 maggio 1453, tramontò la stella dell'Impero Antico...-.-. come disse uno storico.... il cuore, ancora miracolosamente pulsante, di quel corpo morto, che era la pars orientalis dell'Impero Romano, cessava di esistere, mentre sullo scacchiere europeo compariva il popolo Turco.L'Occidente non si curò granchè, di aiutare l'Ultimo Imperatore Romano, Costantino XI, e a quel cuore ancora pulsante della romanità, gli unici aiuti furono iniziative spontanee di Veneziani e Genovesi, del Papa, che cercò disperatamente di organizzare una crociata in difesa dei cristiani orientali e degli Spagnoli.
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
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Ha scritto, il passo sopra riportato, un poeta greco dell'800.
Ricordo, per parte nostra, soltanto, quello che è rimasto, come motivo di riflessione storica di quegli avvenimenti, e cioè: che il settarismo religioso e lo spirito di fazione, avvolte scandalizza per la sua insensata lucidità ed è fonte di sicura rovina! Ne è un esempio Costantinopoli, e quello che fu il suo destino storico.
Il Mega Doux Notara, pronunciò davvero quella frase, scolpendola nella Storia, come davvero l'Ultimo Paleologo sul Trono di Bisanzio, si adoperò per la riunione della pars orientalis col Papato, ed alla fine, gridò, cito a memoria :" Non c'è qui neanche un cristiano a prendersi la mia testa?!", consapevole di quale fosse la fine che lo attendeva.
Infatti, mentre la Città stava capitolando, e persino il suo ultimo difensore, Giovanni Giustiniani Longo, ferito a morte, veniva portato via, presso l'Isola di Chio, fu' lo stesso Imperatore, che tolti gli emblemi del potere e le vesti paludate del regno, a scendere in campo a combattere personalmente e trovò la morte, per decapitazione.
Singolarmente, la stessa fine fece Giovanni Notara, però, non combattendo, ma alcuni giorni dopo, mentre cercava di mercanteggiare col Sultano trionfante, che egli aveva favorito, non solo a parole.
Maometto II, fu vincitore, e riuscì nella storica impresa della presa di Costantinopoli, grazie al Super-cannone, progettato dall'Ungherese Urban, mentre vane furono le sue profferte di tradimento verso il genovese Giustiniani, che si prodigò come non mai nella difesa accanita della Città.
Il rapporto di forze era 1 a 11 in favore degli Invasori Turchi, ma ciò non fece deflettere nè Giustiniani nè Costantino XI, dalla eroica difesa della Città.
Costantino XI rispose a Maometto II, che gli prefigurava la resa, che non disponeva di ciò che non era suo!
Durante l'Ultima Messa, celerbrata in Santa Sofia, l'Imperatore d'Oriente, ringraziò pubblicamente Giovanni Giustiniani, dicendo pressappoco, che tutto si sarebbe aspettato meno che l'ultimo aiuto gli provenisse da un genovese.
Si narra, che l'ufficio divino celebrato per ultimo in Santa Sofia, venisse interrotto, e che alcuni celebranti scomparirono in quel momento.
Vuole la pia leggenda, che torneranno in Santa Sofia a terminare l'Ufficio sacro, quando quel Cuore ricomincerà a pulsare.
Il rapporto di forze era 1 a 11 in favore degli Invasori Turchi, ma ciò non fece deflettere nè Giustiniani nè Costantino XI, dalla eroica difesa della Città.
Costantino XI rispose a Maometto II, che gli prefigurava la resa, che non disponeva di ciò che non era suo!
Durante l'Ultima Messa, celerbrata in Santa Sofia, l'Imperatore d'Oriente, ringraziò pubblicamente Giovanni Giustiniani, dicendo pressappoco, che tutto si sarebbe aspettato meno che l'ultimo aiuto gli provenisse da un genovese.
Si narra, che l'ufficio divino celebrato per ultimo in Santa Sofia, venisse interrotto, e che alcuni celebranti scomparirono in quel momento.
Vuole la pia leggenda, che torneranno in Santa Sofia a terminare l'Ufficio sacro, quando quel Cuore ricomincerà a pulsare.
Alla fine il Mega Doux, dopo tanto parlare di copricapi, non ebbe nè la mitria papale nè un turbante mussulmano, ma perse letteralmente la testa.

Ma quella monarchia risorse e giunse a conquistare mezzo mondo.
La sorte dell'Impero d'Oriente fini per identificarsi col Mega Doux !
Mentre quella della monarchia spagnola si identificò con la casata dei Paleologi, se come dal testamento dell'Ultimo rappresentante di questo casato, il titolo imperiale venne ceduto ad Isabella di Castiglia ed al Re d'Aragona.
E nel giro di pochi anni, quei sovrani, non ebbero neanche il tempo di riaversi dall'ultimata Reconquista, che gli si spalancarono le porte del continente americano.
Lì rinacque l'Impero, lontano dal settario tradimento del Notara.
L'Impero aveva perso la testa, ma come la sua aquila, ne rifiorirono almeno altre due: una ad occidente nel Nuovo Mondo, e l'altra ad Oriente.... a Mosca.
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