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giovedì 25 ottobre 2012

THE ITALIAN CHAPEL: CHURCHILL CAUSEWAY



C’è una parte d’Italia in pieno Nord Europa!  In una delle isole Orcadi,  a nord della Scozia, si trova una piccola cappella tutta italiana, l’Italian Chapel, appunto, che il proèprietario dell'isola ed i suoi abitanti, tengono molto a conservare e preservare. Una bellezza che viene dalla Penisola, come un raggioo di sole, e che dietro la bellezza però, racchiude storie di guerra. Nel 1942, circa 1.300 soldati italiani, catturati dall’esercito britannico in Nord Africa, furono condotti prigionieri, proprio nelle isole Orcadi, per essere impiegati nella costruzione delle barriere ( barriers) antisottomarino, cosa che era impedita dai trattati internazionali, ma certo non si può rimproverare questo ai britannici date le aberrazioni dei Nazi, che fecero ben altro! . Alle Orcadi, infatti, stanziavano, nella baia di Scapa Flow, navi della marina britannica, che da lì partivano per compiere operazioni di guerra. Già durante la Grande Guerra, la zona era stata teatro di affondamenti di navi inglesi da parte tedesca (i relitti  ancora oggi  sono visibili), ma l’affondamento della Royal Oak, nel 1939, aveva convinto gli inglesi ed il Primo Lord dell'Ammiragliato, della necessità di bloccare l’ingresso degli U-boot tedeschi nella baia. A questo scopo le isole orientali furono collegate tra loro da immense barriere di massi, su cui poi furono costruite strade di collegamento. Le barriere sono oggi conosciute come Churchill Causeway. A costruirle furono  proprio i prigionieri italiani.




SAN GIORGIO UCCIDE IL drago

Sulla più piccola delle isole, Lamb Holm, a sud del villaggio di St. Mary’s, grazie al  comandante del campo di priginia n.60 ( maggiore T.P. Buckland), di un sacerdote (padre Gioachino Giacobazzi) e di un prigioniero dall’abilità di un vero artista (Domenico Chiocchetti), gli italiani vollero edificare una cappella, la Italian Chapel che vedete bellissima nella documentazione fotografica, servendosi di uno dei rifugi del campo e di materiale di risulta. Notate dalle foto allegate, che la forma della Chiesa, è quella di un rifugio della II Guerra, perchè proprio da quello è stata ricavata! Ciò che ne venne fuori fu quella che è diventata una tappa obbligata per chiunque visiti le Orcadi, una preziosa costruzione cui gli isolani ( cui P.N. Sutherland Graeme, proprietario dell’isolotto di Lamb Holm) sono così affezionati da aver fatto di tutto per salvarla anche dopo la guerra.  Internamente è  tutta affrescata e decorata, come si vede dalla foto lassù . Sulla parete dell’altare, troneggia una splendida Regina Pacis,  mentre ai lati due finestrine colorate (con i santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, Patroni d'Italia) .  Lo stesso Domenico Chiocchetti, rintracciato dopo la guerra dalla Bbc, provvide al restauro delle uniche tracce di quel campo di prigionia smantellato: la Cappella Italiana e, di fronte a essa, la statua di San Giorgio che uccide il drago  e alla cui base sono iscritti i nomi di tutti i prigionieri italiani. Oggi, accanto alla cappella, si trova anche un crocifisso in legno intagliato, donato alle Orcadi dal Comune di Moena, paese di residenza del nostro soldato-pittore ed una bandiera italiana garrisce al vento delle Orcadi.

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