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giovedì 8 novembre 2012

IL SONNO DEL DRAGO CINESE

Nella mitologia cinese, il drago è un ibrido di animali diversi ed è per così dire il simbolo nazionale cinese, che ha un carattere benigno, a differenza  di come viene vistto il drago in Occidente.
Si parla di Cina, con riguardo al libro dell'americano E. Luttwack "  Il risveglio del drago. La minaccia di una Cina senza strategia" (Rizzoli 2012) ed anche con riguardo  alla  nozione di " fascismo 2.0" che  M.Ledeen da del modello comunista cinese. 



Una osservazione di Luttwack è questa: "ogni ulteriore aumento del potere cinese potrebbe essere accettato senza opposizioni solo in presenza di cambiamenti radicali interni o esterni alla Cina, dovuti alla sua trasformazione democratica e alla conseguente legittimazione del suo governo, o a minacce pressanti che la tramutino da pericolo in alleato desiderabile per il Paese di turno".
Ovviamente, questo è il punto di vista strategico americano. Luttwack dà voce ad un America non poco preoccupata, che sente già il fiato brucente del drago sul collo.
La Cina, ha già gettato il guanto della sfida del dominio globale agli Stetes, di cui detengono grossa parte del debito pubblico.
Nella recente serata di "Porta a Porta"  dedicata alle elezioni americane, Luttwack ha ribadito: noi Americani ci siamo spostati nel Pacifico, voi Europei siete pronti a seguirci?; ha poi chiarito, che cosa significa "andare nel Pacifico". In breve: "se la Cina  attacca il Giappone sarete pronti ad intervenire con noi?" 
Luttwack, accennando al problema della Cina,  parla di " autismo da grande potenza". Che è anche il titolo di un capitoletto del suo libro. Che cosa è l'autismo da grande potenza? Luttwack lo definisce il badare più alla politica interna che a quella estera, o per meglio dire, fare politica estera a partire dalla politica interna. Un ulteriore semplificazione: la politica estera come strumento della politica interna. Che  consiglia dunque alla CINA il prof. Luttwack? Democratizzarsi.
Facciamoci questa domanda: può la Cina  democratizzarsi?
Democratizzarsi significa utilizzare la politica interna in funzione della politica estera?
Terza domanda: si può paragonare un paese così grande ad un paese esteso come la Russia o l'Australia? o ad un paese così esteso e popoloso come l'India? 
In una sua precedente dichiarazione lo stesso Luttwack aveva anticipato:" In Estremo oriente l’atteggiamento americano è totalmente reattivo. Gli Usa sono lì con molti mezzi, hanno aumentato anche il numero di portaerei nel Pacifico. Ad esempio il Vietnam lamentava le minacce cinesi e voleva l’ombrello del dispositivo militare americano. Washington ha risposto e si è mossa. I filippini molti anni fa hanno buttato fuori gli Stai Uniti (hanno perso l’importante stazione navale di Clark, ndr). Ora si sentono minacciati da Pechino, per le mire che hanno su certe isole. Sconfinano continuamente con i loro mig. Manila ha chiesto l’aiuto degli Usa. Gli americani anche in questo caso si sono mossi. Con l’Indonesia per anni non ci sono stati rapporti. Ora anche loro si sentono minacciati dalla politica minacciosa del gigante cinese. Specie per le isole Natuna nel mar cinese meridionale. Anche il Giappone da sempre alleato, aveva tentennato per un certo periodo. Ora è tornato sotto il grembiule americano. È dunque una politrica basata sulla massima amicizia con la Cina, ma essere pronti a rispondere ad ogni chiamata di Paesi che si sentano minacciati dalla politica di Pechino "   



In poche parole la frontiera che passava e pesava nel cuore d'Europa, meglio conosciuta come " cortina di ferro", è stata ora distesa  sul Pacifico come una cortina di perle. L'Europa è diventata periferica o meglio, non è più il campo caldo di una battaglia fredda.  Questa guerra fredda, è soprattutto economica, la frontiera passa per la Mongolia, le due Coree, il mar del Giappone, Taiwan, Filippine, Vietnam, Indonesia, Australia e da Nord ed Ovest dall'Afghanistan, dalle Repubbliche centro-asiatiche e dall'India. La Terra  di Mezzo, è davvero circondata, è un assedio, un assedio attorno ad un miliardo e mezzo di persone. Attenzione però, che la cortina è fatta di perle, e le perle sono uova di drago!  
D'altra parte si noti che  l’esercito cinese sta mettendo a punto,  il potenziale per sconfiggere le forze americane in Asia al fine d’impedirne l’intervento in qualunque conflitto alla sua periferia.
Fatto sta, che la Cina non può essere paragonata agli altri del BRICS.
Non ha la posizione tutto sommato periferica del Brasile ( sia in senso geografico che politico verso gli USA), o del Sudafrica. 






   

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