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venerdì 2 gennaio 2015

il mito dell'evoluzionismo in Lewis


"Se la mia mente è un prodotto dell'irrazionale, se ciò che mi pare essere un ragionamento chiaro è solo il modo con cui una creatura condizionata quale sono è costretta a sentire, come faccio a fidarmi di essa quando parla dell'evoluzione?" ( C.S.Lewis, Christian Reflections), continua Lewis  sottolineando come l'ideologia evoluzionista, sia ben altra cosa rispetto alla teoria evoluzionista... l'evoluzionismo, già al tempo in cui Lewis vergava queste righe, era stato abbandonato dai circoli culturali, mentre è rimasto  nella cultura popolare, come idea mitica, che a ben vedere precede la stessa teoria scientifica di Darwin. L'idea mitica dell'evoluzione è profondamente radicata non solo nella cultura popolare e nella divulgazione parascientifica, ma anche nella psicologia del XX secolo." Essa fa appello a tutto l'uomo , esclusa la ragione "stiletta Lewis, ed a ben intendere, è difficile superare l'obiezione logica iniziale, è una forma di poesia di serie B, dice l'Autore, confidando di tenere al mitico uomo delle caverne ed alla sua clava insanguinata di teste femminili, molto più che ai miti  di Elena, degli Argonauti e di Baldur (q.u. nella mitologia nordica ). D'altronde se si parla di anello mancante ( missing link)  vuol dire che c'è qualcosa ancora da trovare..... vorrà pur dire che la sequenza dell'omino  col colpo della strega, che man mano si raddrizza affetto da lombagine, non è provata   , e se non è provata non la si può trattare che da mera ipotesi, a meno di non accedere all'impostazione dogmatica degli evoluzionisti.Purtroppo la nostra mente è pigra,chi si è andato a leggere davvero Darwin? Chi ha approfondito la questione? Abbiamo troppo da fare..quindi quando ascoltiamo la didascalica voce dell'ottimo Piero Angela, non si può che delegargli la questione...

Chiudo con questa breve considerazione, non bisogna confondere due concetti ben distinti, da una parte c'è la spiegazione di un fenomeno, dall'altra la sua più o meno attendibile e dogmatica rappresentazione    ;
il fatto che un qualcosa di eclatante accada pian piano piuttosto che d'un botto, non sposta di una virgola il carattere misterioso del fenomeno, ma ancor più non lo spiega, ma si limita a pigiare sul tasto "low" del lettore dvd.....  ( cfr G.K. Chesterton)
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